APPROVATO IL P.R.G. DI ROCCARAINOLA

LA COLOMBA AVEVA RAGIONE

Il 29 dicembre 2004 la Giunta della Provincia di Napoli ha approvato (delibera n° 1671) il Piano Regolatore di Roccarainola adottato il 17/11/2002 dalla Giunta De Simone.

Quindi il “Piano” di Antonio Miele è fallito. L’attuale Sindaco di Roccarainola, che aveva costruito la su campagna elettorale sulla revoca del PRG, e per la quale aveva avuto i consensi così da vincere la competizione elettorale, ha fallito.

L’ultima campagna elettorale infatti era stata caratterizzata dalla forte posizione critica dell’attuale maggioranza dell’Arcobaleno, che era stata identificata come il partito del mattone, nei confronti del Piano Regolatore approvato dalla precedente amministrazione.

Dall’altro lato c’era la lista Colomba che non si era dichiarata contraria alle costruzioni, ma aveva solamente affermato che se si poteva costruire lo si doveva fare seguendo le leggi dello stato.

Soprattutto, la lista Colomba aveva affermato che, era più importante dotare il paese di uno strumento urbanistico dopo 23 anni, piuttosto che tutelare solamente 4 o 5 famiglie di Roccarainola. La lista Arcobaleno vinse le elezioni dimostrando in questo modo che gli interessi dei pochi erano prevalsi su quelli della collettività.

Le contestazioni sul Piano Regolatore Generale di Roccarainola non si fermarono solamente all’opposizione consiliare ma arrivarono anche in parlamento con un’interrogazione parlamentare da parte del Senatore Florino e con un’altra interrogazione fatta dai deputati Cicala e Barbieri. Tutte e due le interrogazioni chiedevano al Ministro dell’Interno di inviare una commissione d’accesso agli atti per verificare l’operato dell’Amministrazione Miele e in particolar modo l’atto del consiglio comunale dell’8/10/2004 con il quale (presenti solamente 6 consiglieri comunali) si revocava il PRG di Roccarainola.

Ma ecco che a rendere giustizia ai cittadini di Roccarainola, arriva la delibera della giunta provinciale che non solo ritiene meritevole di accoglimento il PRG proposto dalla giunta De Simone, accettando, e non solo implicitamente, il teorema su cui era stato costruito il Piano, ma addirittura respinge, ritenendola illegittima, la delibera della giunta Miele dell’8/10/2004 che revocò il PRG.

Infatti si legge nel corpo della delibera: “…considerato che: l’analisi del patrimonio abitativo ha evidenziato una consistente eccedenza dei vani (8.806) rispetto alla popolazione esistente e prevista al 2.011… pertanto possono ritenersi accettabili, e si condivide la mancata previsione di nuovi vani residenziali...

Naturalmente grande è stata la soddisfazione da parte di tutti i consiglieri e i sostenitori della Lista Colomba, perché la giunta provinciale non fa che confermare quello che l’ex maggioranza ha sempre sostenuto in campagna elettorale. Crolla di colpo tutto il castello del Miele che non solo aveva “reclutato” candidati per la propria lista tra i proprietari dei terreni interessati a che il PRG non passasse, ma aveva condotto un aspra campagna elettorale  facendo della revoca il suo cavallo di battaglia.

In piena sintonia con quelle che sono le ragioni portate avanti dagli esponenti della Lista Colomba è il dispositivo principale della delibera di giunta provinciale: “SI E’ DEL PARERE che il Piano Regolatore Generale del Comune di Roccarainola, adottato con la deliberazione del Consiglio Comunale n° 37 del 17/11/2002, possa ritenersi meritevole di approvazione … si è del parere che sussiste l’interesse di quest’Amministrazione:

1.      a rigettare, non condividendone né la natura né tantomeno i presupposti, la delibera del Consiglio Comunale di Roccarainola n° 25 dell’8/10/2004 relativa alla revoca ed all’annullamento del PRG in precedenza adottato

2.      a proseguire l’iter procedurale di approvazione del PRG adottato con delibera di Consiglio Comunale n° 37 del 17/11/2002 e di seguito trasmesso per l’approvazione …

3.      ad agire, laddove si rendesse necessario per la difesa dei propri interessi, nelle opportune sedi giurisdizionali

A nulla sono valsi i moniti della minoranza, a nulla sono valse le dimissioni di un consigliere della sua maggioranza per far capire al Miele che la strada che stava percorrendo non era quella giusta. Imperterrito, ha continuato per la sua strada.

Politicamente la delibera della Giunta Provinciale è un atto importantissimo perché sconfessa l’intera linea politica sostenuta da tutta la compagine dell’arcobaleno. La quasi totalità del programma politico presentato agli elettori era basato infatti sulla promessa di revocare il PRG. E in tal senso il Sindaco Miele aveva compiuto i primi atti del suo periodo di sindacato. Ma a questo punto ha avuto una bocciatura istituzionale e politica allo stesso tempo. Immagino che vi sia un grandissimo imbarazzo da parte del Sindaco nei confronti di chi si era candidato con lui e nei confronti delle lobby che lo avevano sostenuto, solamente con il preciso scopo di vedere revocato il PRG.

A questo punto, se il Sindaco avesse un po’ più di coerenza politica dovrebbe dimettersi, ma figuriamoci, non lo ha fatto quando il 23/9/2004 è stato rinviato a giudizio dal Tribunale di Nola perché coinvolto in una vicenda di inquinamento ambientale quando già era Sindaco del Comune.

L’invito chiaramente da parte mia sembrerebbe quasi retorico essendo un consigliere di minoranza, ma è allo stesso tempo anche un invito alla riflessione rivolto proprio ai candidati e ai sostenitori della lista Arcobaleno.

Luigi De Rosa